S irolo, Il nome deriva dal condottiero Sirio, al seguito del generale Belisario, a cui intorno all'anno 540 Giustiniano I donò il territorio di Sirolo, dopo la sconfitta dei Goti che avevano invaso il Piceno..
Varie di Scirolo.
Nel centro storico di origini medioevali si notano le mura merlate,i vicoli,la chiesa di San Nicolo' del 1765 dedicata al protettore di Bari con il suo campanile e la cupola a cuspide , la chiesetta del Rosario. Interessante e' il teatro Cortesi. Sotto la citta' si trova Sirolo sotterranea ,formata da gallerie.Sirolo paese di origini marinare ha come simbolo il " Varolo" pesce tra i piu' pregiati dell'Adriatico
Nella notte del 14 marzo 1962, durante una tempesta, il piroscafo da carico "Potho" naufragò a ridosso del monte Conero andando a cozzare contro gli scogli delle "Due Sorelle" squarciandosi.L'equipaggio della nave era composto di 21 marinai di nazionalità greca; di questi 11 furono tratti in salvo, ma 10 scomparvero tra i flutti del mare.Alcuni sirolesi,si affollarono sulla spiaggia in aiuto.
La discoteca Conchiglia Verde nasce negli anni 50 dalla mente e dalle mani della famiglia Sturba.Molti i personaggi dello spettacola che ha visto solcare la passerella della discoteca,come Renato Zero,Mina,ecc.ecc.
Carnevale Sirolese 1980 "Ufo Robot".La prima edizione del carnevale risale all'anno 1976, i gruppi erano divisi in contrade :IL CENTRO STORICO ,LA CONTRADA DELLA FONTE,IL RIONE DELLE VIGNE,IL RIONE DI SANTERASMO,IL RIONE DI SAN FRANCESCO,IL RIONE LA PIAZZA DELLA PARROCCHIA
L’unica necropoli picena visibile nelle Marche e tra le più importanti del centro Italia, è quella situata in località I Pini di Sirolo ed è stata scoperta nel 1989.Vai al Link
La pasquella prende il nome da una canzone tradizionale di origine contadina,cantata la mattina del primo Gennaio dai pasquellari che accompagnati da strumenti musicali ,portano di casa in casa l'annuncio della nascita di Gesu' Bambino.
La leggenda vuole che Beato Pietro da Treia portasse il "Bambinello" da una missione in Terra Santa nella chiesetta del Rosario. Dal volto e dagli occhi del bambino sorridente o meno i penitenti comprendevano se era concesso loro il perdono.
A Scirolo c'e' un detto "Chi va a Loreto e poi a Scirolo, vede la madre ma non vede el fiolo" .Il detto e' riferito ad un crocefisso ,che nel XV secolo fu pescato in mare e depositato in una piccola chiesa a Numana .A quel tempo Scirolo era potente e Numana non era altro che un piccolo centro di pescatori. Con il passare degli anni Numana si sviluppo' divenne autonoma ed il Crocefisso rimase nel suo territorio. Sirolo ha sempre considerato suo il Crocefisso e molti anziani sirolesi si sentono derubati della Sacra immagine. .
La grotta degli sciavi era lunga 70 metri ed aveva due ingressi dal mare. All'interno vi entravano le paranze a vela che andavano a caricare la pietra. Il nome degli schiavi deriva dagli abitanti di Schiavonia , che nelle grotte si rifugiavano durante le loro incursioni nell'Adriatico. Nel febbraio del 1920 una grossa frana ne ostrui' le entrate cancellandola per sempre..
Si dice che all'interno del Monte Conero,in una grotta, ci sia un altare dietro al quale si troverebbe una chioccia d'oro attorniata da 12 pulcini d'argento, a guardia di un forziere ricco di tesori.Chi riuscisse ad arrivare in questo punto e provasse a portar via anche un solo pezzo del famigerato tesoro, non farebbe più ritorno alla luce della superficie, a meno di non indovinare il nome del demone che abita i cunicoli e scriverlo sull'altare con il proprio sangue.
ovvero Scirolo 2000
Vedessi cum'é bello a la matina!Te facci!El mare é una taula d'un culore celeste,cum'el Paradiso.Le roulotte e le casettine,rampignate su pe' la ripa,parene un presepio,in mezzo ai pini,che profumene l'aria.Po'piano piano vedi veni' su 'l sole,una rota defogo,ch'illumina tutto.Sul mare se forma 'na striscia d'oro;el monte diventa tutto rosa e pare che se stiracchia,appena sveglio, e se slongafino laggiu' a le do Surelle.
E finche' tutto ride e se rischiara tacca a suna' le campane,del campanile bianco;intanto i piccioni volene tutt'intorno,a frotte,mezzi spauriti e mezzi cuntenti.Po' s'apre 'na finestra;stride 'na seranda,speracchia 'n'apetto;curene le macchine;incumincia la vita.I primi a cumpari' e' sempre cui vecchietti che stanno tutto 'l giorno li' davanti.Pare che c'hanne 'n'appuntamento!Nun sgarrene un minuto.Fanne un cenno cu la testa,se sgambiane do' parole,danno un culpetto de toscia cronica e po' vanne piano piano verso la "Punta
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La' c'e' 'na veduta ch'e' 'n'amore:da na parte i massi bianchi sott'al Monte,da l'altra la spiaggia,che se perde nella foschia cume 'na biscia.Se tiri su cul naso senti un'udore de paste calde,calde,che te fa pensa' a tutte le cose bone de la vita.Intanto el sole s'e' fatto alto,ha aperto pure la chiesetta del Rosario;la gente che passa se fa un segno de croce,dice 'n'Ave Maria e sparisce tra i viguli ricchi de udori e de memorie antighe.E al turista che 'riva a bun'ora cul macchino',e dumanna:cus'e' stu posto?tutti i'risponne impettiti:Cus'e'? E' Scirolo nostro!!
Don Nicolino Mori